Le persone migranti devono mobilitare la loro capacità di affrontare situazioni difficili. La difficoltà a volte è legata alla nostalgia del paese di origine, delle sue tradizioni e affetti, altre volte è legata all’oppressione che vivono e vedono nel nuovo paese di origine. Riescono a far fronte a queste situazioni in modo proattivo grazie ad un forte senso di responsabilità sociale che permette loro di entrare a far parte di associazioni migranti.
Esperienze: processo e conseguenze
Entrare a far parte di un’associazioni migrante come volontari permette di sperimentare un forte senso di contare perchè le persone migranti qui sentono di avere un valore e di essere importanti per gli altri, possono portare il loro contributo nella vita degli altri e dell’associazione, sentendosi utili e riacquistando una dignità negata al di fuori dell’associazione.
Inoltre creano dei legami con altre persone migranti con cui condividono spesso la lingua, gli usi, il cibo e creano una nuova famiglia in cui la solidarietà è la norma condivisa. Si crea così un forte senso di comunità.
Quello che le persone migranti volontarie ricavano è un vissuto di crescita personale: c’è la sensazioni di essersi arricchiti, di essere finalmente completi, di aver potuto allargare la propria rete relazione e qualche volta anche di aver sviluppato una maggior consapevolezza rispetto ai problemi sociali.
Hanno partecipato alla ricerca FREMITI 15 associazioni migranti formate da persone originarie dell’America del Sud, dell’Est Europa, dell’Africa Subsahariana e dell’Asia. Per le interviste abbiamo invece coinvolto 29 dei volontari di queste associazioni.